| Se si possiede una coppia e si desidera farla riprodurre, le attenzioni da avere sono molte. Una volta che l'accoppiamento è stato effettuato, la femmina comincia a preparare il nido; è bene quindi fornire tutto il necessario anche in quantità abbondante, come paglia NON USATE L'OVATTA è DANNOSSISSIMA SOPRATUTTO PER I NATI. E' importante che la femmina venga lasciata tranquilla anche dopo il parto. Infatti qualsiasi fattore di stress potrebbe portarla a rifiutare i piccoli o a ucciderli (arriva a mangiarseli). Alcuni fattori di stress sono: la nostra presenza, un numero di criceti elevato nella stessa gabbia, carenza di cibo, accoppiamento precoce, ecc. Attenzione comunque: più sono i criceti più alto è il rischio che arrivino a uccidersi l'uno con l'altro. Se si vuole in ogni caso possedere una coppia è bene accertarsi che si tratti di un maschio ed una femmina. Due esemplari dello stesso sesso raramente vanno d'accordo.
Se in cattività il periodo riproduttivo si estende durante tutto l'arco dell'anno, in libertà trova il suo svolgimento da febbraio a novembre. I criceti possono avere una cucciolata ogni mese, formata da 1 a 10 piccoli. È difficile stabilire con precisione quando la femmina sia incinta, in quanto la sua condizione appare chiara solo pochi giorni prima del parto. Inoltre diverrà aggressiva nei confronti del maschio, tenendolo lontano dal nido per circa una settimana. Contrariamente alle altre razze di criceto, il maschio aiuta la femmina nutrendola e scaldando i cuccioli. Il lieto evento si ha solitamente la notte ed è indispensabile che la femmina rimanga tranquilla, eliminando ogni tipo di fonte di disturbo: luci, suoni, odori troppo forti potrebbero turbarla al punto da spingerla ad uccidere i cuccioli. Occorre anche evitare di toccare i piccoli per almeno due settimane: la madre potrebbe non riconoscere più il loro odore e, di conseguenza, li abbandonerebbe.
I criceti alla nascita sono lunghi circa un paio di centimetri, ciechi e glabri, ma forniti di coda e denti incisivi. Occorre attendere circa 6 giorni prima di veder spuntare il primo pelo e ne saranno completamente ricoperti entro 4 giorni; da quel momento gli occhi saranno aperti ed i cuccioli cominceranno ad uscire dal nido per esplorare l’ambiente. Durante l'allattamento la madre ha bisogno di alimenti vegetali, di latte, di cotone e carta per adattare il nido ai nuovi nati. Lo svezzamento dei criceti avviene a 3 settimane d'età ed i cuccioli possono essere separati dalla madre.
Episodi di cannibalismo da parte di una femmina nei confronti dei propri cuccioli avvengono quando la madre ha partorito ad un'età inferiore ai 4 mesi e quindi è troppo giovane. Altre cause possono essere la salute precaria dei cuccioli o della madre stessa, stimoli provenienti dall'ambiente circostante che la disturbano, oppure un numero eccessivamente alto di prole (in questo caso mantiene in vita solo il numero di neonati che è in grado di sfamare). Nell'eventualità che la madre cominci ad uccidere alcuni cuccioli, è meglio lasciarla fare e fornirle cibi ricchi di proteine come semi, il rosso dell'uovo sodo e formaggio. Se la situazione non mutasse, si può prendere in considerazione l'eventualità di affidare la cucciolata ad un'altra femmina.
Quando i cuccioli non possono rimanere con la loro madre perchè cerca di ucciderli oppure perchè è deceduta, si può tentare di affidarli ad un'altra femmina che già è alle prese con dei cuccioli. Non sempre questa soluzione ottiene successo, ma se si tenta è necessario che i piccoli siano caldi, in quanto la femmina non li considererebbe affatto se fossero freddi. Sui piccoli orfani deve essere strofinata un poco di segatura proveniente dalla gabbietta della madre adottiva, in modo da dare loro un odore a lei familiare. Dopo aver fatto uscire la femmina fuori dal nido, i nuovi cuccioli vanno adagiati all'ingresso della tana: se la nuova madre li accetterà, li trasporterà dentro il nido, altrimenti li ucciderà. Se i cuccioli hanno un'età di 2 settimane, hanno più possibilità di essere accettati: avendo ormai sviluppato un loro odore, non preoccupano più di tanto la femmina.
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